Il mercato immobiliare risale la china

Finalmente dopo molti anni di stagnazione è iniziata la ripresa del mercato immobiliare.
Il mercato immobiliare sta finalmente uscendo dalla lunga crisi degli ultimi anni e sembra avviarsi verso una fase caratterizzata da stabilità dei prezzi e aumento delle transazioni.

Proseguirà la tendenza alla discesa dei prezzi, ma prevalentemente per le soluzioni usate e per le nuove costruzioni che non sono state ancora collocate sul mercato.
Vediamo alcuni dei principali dati presenti nell’ultima edizione dell’Osservatorio sul mercato dei mutui di MutuiOnline.it, broker e consulente multimarca indipendente, che confronta e distribuisce i prodotti tradizionali e online di oltre 60 tra le principali Banche italiane e internazionali operanti nel nostro Paese.

La qualità premia sempre

Le nuove costruzioni, in effetti, suscitano molto interesse, così come vi è sempre più attenzione per l’efficienza energetica. Ciò che nei mesi appena trascorsi ha ostacolato il dinamismo di questo segmento di mercato sono stati i prezzi poco accessibili.
Gli immobili di qualità, le abitazioni in buono stato e le soluzioni signorili, invece manterranno tutta la loro attrattiva e saranno anzi sempre più appetibili. Per le abitazioni signorili, in particolare, soprattutto se si trovano in zone di pregio, si può prevedere un leggero rialzo delle quotazioni.

La bassa qualità ha il fiato corto, ma ristrutturare conviene

Gli immobili di bassa qualità suscitano scarso interesse e oggi risultano poco vendibili, a meno di non subire forti ribassi dei prezzi. Grazie alla proroga anche per il 2016 degli incentivi fiscali per la ristrutturazione, tuttavia, le soluzioni da rimodernare potranno diventare appetibili per i potenziali acquirenti.
Si prevede una significativa vivacità nel segmento della prima casa, ma anche un risveglio nei segmenti della casa uso investimento e della casa vacanza, per effetto dei buoni prezzi presenti sul mercato. Naturalmente, tutto questo vale a condizione che gli immobili siano collocati sul mercato al giusto prezzo perché altrimenti è difficile far incontrare domanda e offerta.

Siamo diventati tutti più “esperti”

Tutti gli operatori del mercato (dalle agenzie immobiliari, alle banche, ai privati) nel corso di questa crisi sono diventati più consapevoli del valore reale degli immobili.
Gli operatori economici si attendono nel 2016 una contrazione dei prezzi immobiliari compresa tra -2% e 0%, mentre si stima che le compravendite si attesteranno intorno a 460-470 mila. Le grandi città, che già nel 2015 hanno dato segnali di maggior dinamicità, proseguiranno su questo trend, che nel 2016 potrebbe interessare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.

I mutui

Nel secondo semestre del 2015 il fenomeno dei mutui di surroga ha riguardato il 66,7% delle erogazioni totali. I mutui per acquisto della prima casa, invece, hanno rappresentato il 27,1%, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2014.

Tra le forme di mutuo maggiormente erogate nel secondo semestre del 2015 la parte del leone è stata quella del tasso fisso, con il 75,5% delle sottoscrizioni rispetto al tasso variabile, che ha registrato un calo del 22,5% rispetto al secondo semestre del 2014.

Quanto alla durata, la maggioranza dei mutui erogati in Italia è di 20 anni (il 28,2%) e di 15 anni (il 22,2%).

Inoltre, negli ultimi 6 mesi del 2015 la richiesta di mutui per le classi di Loan-to-Value (LTV) è ammontata al 26,9%, tra il 71% e l’80% del valore dell’immobile, con il 19,4% dei mutui effettivamente erogati che conferma un tale LTV.

L’importo medio dei mutui erogati è stato pari a 117.161€, in diminuzione rispetto al secondo semestre del 2014 (121.798€).

I mutui erogati si sono distribuiti per il 41,3% nel Centro Italia, seguiti dal Nord Italia con il 38,4%, dal Sud (14,6%) e dalle Isole (5,7%).

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